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Cassazione, sentenza 21 maggio 2012, n. 8001, sez. II civile

Successioni "mortis causa" - Successione necessaria - Diritti riservati ai legittimari - Disposizioni testamentarie lesive della legittima - Esecuzione volontaria da parte del legittimario - Preclusione dell'azione di riduzione - Esclusione - Limiti - Fattispecie.


In tema di successione necessaria, l'esecuzione volontaria delle disposizioni testamentarie lesive della legittima non preclude al legittimario l'azione di riduzione, salvo che egli non abbia manifestato in modo non equivoco la volontà di rinunciare a far valere la lesione.
(Nella specie, in applicazione dell'enunciato principio, la S.C. ha confermato la sentenza di merito, la quale aveva ritenuto che l'adesione della legittimaria ad un accordo transattivo intercorso fra le parti del procedimento di divisione giudiziale del bene in contesa esprimesse inequivocamente la sua volontà di rinunciare a far valere il diritto alla reintegrazione della quota di eredità riservatale per legge).
Riferimenti normativi: Cod. Civ. artt. 554, 557 e 590, Cod. Proc. Civ. art. 784
Massime precedenti Conformi: N. 8611 del 1995
Massime precedenti Vedi: N. 1373 del 2009