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Cassazione, sentenza 27 novembre 2012, n. 21093, sez. II civile

Delazione dell'eredità – Qualità di erede – Onere della prova in capo al chiamato – Sussiste.


In tema di successioni “mortis causa”, la delazione che segue l'apertura della successione, pur rappresentandone un presupposto, non è di per sé sola sufficiente all'acquisto della qualità di erede, essendo a tale effetto necessaria anche, da parte del chiamato, l’accettazione, mediante “aditio” oppure per effetto di “pro herede gestio”. Ne consegue che qualora il chiamato sia parte di un giudizio, ha l’onere di dimostrare la sua qualità di erede, la quale non può desumersi dalla mera chiamata all’eredità, non essendo prevista alcuna presunzione in tal senso, ma consegue solo all’accettazione dell’eredità, espressa o tacita.
Riferimenti normativi: Cod. Civ. artt. 2697
Massime precedenti Vedi: N. 10525 del 2010