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Cassazione, sentenza 12 maggio 2023, n. 20385, sez. V penale

REATI CONTRO LA FEDE PUBBLICA - DELITTI - FALSITÀ IN ATTI - FALSITÀ IDEOLOGICA – False dichiarazioni rese al curatore dell'eredità giacente dal chiamato all'eredità dopo l'accettazione - Falso ideologico in atto pubblico per induzione in errore del pubblico ufficiale - Configurabilità - Esclusione - Ragioni.


Non integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico per induzione in errore del pubblico ufficiale la condotta del chiamato all'eredità che, dopo aver accettato la "delatio", inducendo in errore il curatore dell'eredità giacente nella predisposizione del rendiconto finale, renda al predetto false dichiarazioni (nella specie, omettendo consapevolmente di dichiarare l'esistenza di parenti più prossimi del "de cuius") e ciò in quanto con l'accettazione dell'eredità cessa di diritto la curatela e vengono meno le funzioni pubblicistiche del curatore.