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Cassazione, ordinanza 14 ottobre 2024, n. 26703, sez. V

Agevolazioni “prima casa” - Acquisto immobile in regime di comunione legale - Necessità delle dichiarazioni di cui alla nota II-bis all’art. 1 della tariffa, parte prima, allegata al TUR da parte di entrambi i coniugi


Questa Corte (Cass. n. 1988 del 2015, conforme si veda Cass. n. 14326-2018) ha già avuto modo di rilevare che “a norma dell'art. 1 della Tariffa allegata al D.P.R. n. 131 del 1986, nota II bis lett. b) e c), per il godimento delle agevolazioni fiscali c.d. "prima casa" occorre che l'acquirente dichiari in seno all'atto di acquisto di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui è situato l'immobile da acquistare, e di non averne in precedenza, fruito, neppure pro quota, in riferimento all’intero territorio nazionale; la circostanza che l’acquisto si attui per effetto del regime della comunione legale non costituisce, in assenza di specifiche disposizioni in tal senso, eccezione alla regola anzidetta” e che “nel caso d’acquisto di un fabbricato con richiesta delle agevolazioni prima casa, da parte di un soggetto coniugato in regime di comunione legale dei beni, le dichiarazioni prescritte dalla legge debbano riguardare non solo il coniuge intervenuto nell’atto ma, anche, quello non intervenuto e debbano essere necessariamente rese da quest’ultimo”.